“Il testo è dappertutto. La tipografia è una cosa della quale non ti accorgi, ma che c’è e condiziona la fruizione del testo, nelle insegne dei negozi, nelle etichette degli oggetti. I font rendono il testo possibile”. Non a caso Antonio Cavedoni di mestiere fa il disegnatore di caratteri tipografici, o type designer, e quella che era una passione per un programmatore di Sassuolo è via via diventata un percorso professionale.
Cavedoni ha lasciato nel 2008 il proprio studio, Bunker, creato con amici, per studiare typeface design all’Università di Reading per quello che doveva essere un anno sabbatico. A tre mesi dal suo arrivo a Reading gli viene proposto un internship alla Apple, nel team software che si occupa dei caratteri, e dopo qualche anno arriva una grande occasione: un nuovo progetto, segreto come tutti quelli nelle fase iniziali di sviluppo a Cupertino, ha bisogno di un carattere. Più tardi diventa chiaro come questo carattere debba essere ben visibile a piccole dimensioni e su schermi ad alta risoluzione.