Titolare un articolo con un una previsione così radicale è forse eccessivo. Sicuramente provocatorio. Quando però si tratta di Google l'aggettivo "radicale" non è mai fuori luogo. Soprattutto quando l'azienda di Larry Page e Sergey Brin annuncia un accordo con Walmart, ovvero con la più grande catena di supermercati del Nord America, il più grande rivenditore al dettaglio del pianeta e infine l'azienda numero 1 della classifica Fortune 500 Global. Insomma una notizia da far tremare le vene ai polsi di tutti gli operatori della grande distribuzione organizzata, e di chiunque abbia un piccolo negozio di commercio al dettaglio.
«Un tempo con un’idea vincente campavano tre generazioni, oggi non è più così, al massimo si tira avanti dieci anni: la vita delle imprese, se non si rinnovano di continuo, è molto più breve di quella lavorativa».
Il professor Umberto Bertelé, tra i fondatori del corso di laurea in Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, presidente degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del medesimo e autore del libro Strategia (Egea), una bibbia per chi vuol sapere dove andrà il lavoro nei prossimi anni, non è in vena di sconti al sistema Italia. «E perché dovrei» affonda il dito nella piaga, «mi sa dire negli ultimi vent’anni quante grandi imprese siamo riusciti a generare? La nostra storia di maggior successo è la Yoox, che vale in Borsa due miliardi. È cambiato anche il modo di ragionare degli imprenditori, non si punta più a creare dinastie industriali ma ad avere successo per vendere al meglio le loro imprese».