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Secondo quanto emerge dal rapporto Euromobility 2015 sulla mobilità sostenibile, ancora oggi muoversi in bicicletta (o in moto) in città, rimane un’attività ad alto rischio. Tanto che il tasso di incidenti per le due ruote è fino a quarantotto volte superiore rispetto alle auto. In aiuto di tutti coloro che usano la bici anche di notte, oppure in condizioni di scarsa luminosità, è ora in arrivo un piccolo dispositivo hi-tech.

 

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Si chiama Cyclee ed è pensato per ridurre appunto il rischio di incidenti stradali notturni, dovuti a diversi fattori. Dalla poca illuminazione all’abbigliamento non adeguato, dalla distrazione all’imprudenza degli automobilisti.

Ideato e prodotto dal designer di origine azera Elnur Babayev, Cyclee è in realtà un proiettore che va posizionato nella parte posteriore della bicicletta. In questo modo,potrà agevolmente far apparire sulla schiena dei segnali luminosi, per indicare le azioni che il ciclista intende compiere.

Un dispositivo che legge le nostre intenzioni

Basterà montare Cyclee dietro il sedile e saltare in sella. Il dispositivo proietterà i simboli sulla nostra maglia, per far conoscere la direzione di guida agli automobilisti in arrivo, cambiando simbolo in base alle nostre azioni. Questo grazie a un sensore di movimento installato al suo interno, in grado di rilevare ogni singolo gesto del ciclista.

Quindi, se avremo intenzione di svoltare a destra, comparirà sulla nostra schiena una classica freccia, mentre prima di fermarci potremo comunicare la nostra intenzione attraverso il segnale di “Stop”. In realtà, il dispositivo è anche collegato ad una app per smartphone. In questo modo, il ciclista potrà comunicare via wireless con Cyclee e personalizzare i simboli da proiettare. Scegliendo ad esempio un colore più visibile, perché in contrasto col capo d’abbigliamento indossato in quel momento.

In Italia sono oltre quattromila ogni anno le vittime di incidenti stradali, con un aumento nell’ultimo decennio del 7,4% all’interno dei centri urbani (dati Istat/Osservatorio Aspas). «L’aumento delle vittime – spiega Lucia Pennisi, coordinatrice dell’area statistica per l’Aci – è un fenomeno che interessa molti altri paesi Ue, non solo l’Italia ed è la conseguenza di diversi fattori».

Tra cui, distrazione alla guida, precaria qualità del manto stradale urbano e aumento di utenti “deboli”, come pedoni e ciclisti, appunto. Non è un caso però che, nei paesi che hanno investito di più in infrastrutture ciclabili, si registri un maggior numero di ciclisti ma, al tempo stesso, tassi più bassi di mortalità.

I dati sugli incidenti stradali sono la dimostrazione che la struttura di molte metropoli e il modo di pensarle dei loro amministratori è ancora in netto ritardo rispetto al cambiamento sociale in atto e gli stili di vita di chi le abita.

Sulla scia di un trend che ha coinvolto grandi nomi dell’industria hi-tech, a partire da Samsung – che sta investendo sulla sicurezza stradale con il progetto Safety Truck – Cyclee potrebbe rappresentare un ottima soluzione nell’ottica di una riduzione del tasso di incidenti. Nelle intenzioni del suo ideatore, questo mini-proiettore potrà essere montato su vari modelli di biciclette e, per ognuna di esse, è prevista una modalità di aggancio specifico. Babayev ha pubblicato il progetto sulla piattaforma Behance ed è alla ricerca di investitori disposti a finanziarne la produzione.

 

 

(fonte: StartupItalia)

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