Sono passati 11 anni da quando è nato Facebook. Da allora le cose sono radicalmente cambiate, la piattaforma si evoluta tantissimo introducendo importanti cambiamenti nel corso degli anni.
Twitter è nato nel 2006, Instagram nel 2010.
Entrambi questi canali introducono costantemente novità, diventando sempre più complessi e ricchi di funzionalità.
Pur fermandoci solo a questi tre canali social, è facile intuire come siamo passati da uno stadio infantile di queste piattaforme a un’età molto più matura, un’età in cui la gestione di questi strumenti in ottica di marketing non può essere più affidata a persone che non abbiano le giuste competenze.
In questa fase, infatti, è molto importante che i brand (tutti, non solo i big) assumano i giusti talenticapaci di lavorare strategicamente alla gestione della loro presenza social: questi talenti sono isocial media community manager.
Ma perché le aziende non possono più gestire da sole la loro presenza sui social media?
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Perché i social (e il sito) sono tra i principali primi canali di contatto
Secondo una ricerca dal titolo “Customer acquisition sources research” firmata DMA, 4 su 5 canali di acquisizione dei nuovi clienti sono digital.
Questo dato non deve sorprenderci, basta riflettere un secondo sulle nostre abitudini.
Cosa facciamo quando siamo in cerca di un prodotto o servizio? Cerchiamo online, magari prima su Google, poi ci spostiamo su un sito, dopodiché diamo un’occhiata ai social del brand che abbiamo trovato.
Cosa significa tutto ciò? Che la nostra percezione di quell’azienda dipende tutta dal modo in cui viene gestita la presenza online (social e web).
Se la presenza è poco curata, avremo una percezione negativa di quel brand.
Il social media community manager è la persona che può aiutare le aziende a risolvere questo problema, lavorando sullo sviluppo di una buona identità visiva e su strategie di contenuto mirate.
Perché i social non sono più un gioco
Oggi stare sui social media non è per nulla un gioco (come forse lo era un po’ di tempo fa).
Intendo dire che avere una buona presenza social significa dover necessariamente investire un certo budget, che non tutte le aziende possono permettersi.
Canali come Facebook, Twitter o Instagram diventeranno sempre più selettivi a causa del calo della reach (portata) organica, che si tradurrà inevitabilmente in minore visibilità non a pagamento.
Tra pochissimo tempo, sarà obbligatorio investire in advertising per raggiungere qualche buon risultato.
Questo significa che le aziende avranno bisogno di figure professionali sempre più preparate e competenti, in grado di sviluppare strategie efficienti, sostenute anche da investimenti media mirati al raggiungimento degli obiettivi.
Il social media community manager è, anche in questo caso, la persona giusta che può aiutare le aziende a lavorare sui contenuti e a promuoverli in modo strategico, tenendo conto degli obiettivi definiti a monte.
Perché le aziende non hanno le giuste competenze
Come abbiamo visto all’inizio, strumenti come Facebook, Twitter o Instagram evolvono continuamente. A volte lo fanno così velocemente che anche per chi fa il mio lavoro è davvero complicato stare dietro a tutte le novità.
Oggi per gestire i social media bisogna avere un ventaglio di competenze molto articolato. Si va, solo per citarne due, dalla capacità di sviluppare strategie social integrate con gli altri canali digital, alla creazione di contenuti pertinenti e di qualità.
Certamente il management di un’azienda non è in possesso di queste skill. La soluzione ideale è, ancora una volta, assumere un community manager.
Perché sui social le relazioni contano
Un numero sempre più elevato di persone utilizza i social media per entrare in contatto con le aziende. Molto spesso questo contatto si traduce in una richiesta di supporto o comunque di un’informazione.
Secondo una ricerca realizzata da SproutSocial, 7 su 8 richieste rivolte ai brand sui social non hanno risposta. Un dato davvero impressionante che incide sulla brand reputation e quindi sulla percezione che le persone hanno delle aziende.
I social sono un buon canale di customer care e di fidelizzazione; perché perdere l’occasione di stringere buone relazioni con i clienti o potenziali tali? Ancora una volta il social media community manager è la persona giusta da assumere.
Conclusioni
I social oggi rivestono una grande importanza nella comunicazione delle aziende; in alcuni casi sono strumenti di promozione indispensabili. Pensare quindi di poter gestire in modo amatoriale questi canali, significa non aver compreso il loro peso.
Per evitare di commettere gravi errori che possono avere ripercussioni anche sugli obiettivi di business, conviene affidarsi a una figura professionale preparata che conosca bene le funzionalità e le dinamiche dei social media. Il social media community manager, appunto.
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